MINDFUL EATING

08 febbraio 2021

MINDFUL EATING

DAL “COSA” MANGIAMO AL “COME” MANGIAMO

Raramente ci prendiamo il tempo per valutare quanta fame abbiamo realmente, o per focalizzarci sul cibo che mangiamo o ancora per assaporarne alcuni bocconi. Di conseguenza mangiamo spesso quando non abbiamo realmente fame e lo facciamo troppo velocemente, assumendo quantità eccessive o cibi non salutari.

Per comprendere cosa sia la Mindful Eating e come metterla in atto partiamo dal concetto di Mindfulness.

Secondo Kabat-Zinn (2003) la Mindfulness si definisce come:

la consapevolezza che emerge dal porre attenzione intenzionalmente ed in maniera non giudicante all’esperienza nel momento presente.

La sua pratica può, pertanto, essere considerata come una sorta di processo che - attraverso la messa in atto di particolari tecniche di meditazione - porta l'individuo ad essere consapevole di sé stesso, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni e della realtà, intesa come qui e ora, che lo circonda.

Partendo da questo presupposto teorico, la MINDFUL EATING si propone di applicare questi principi al consumo di cibo, in modo da ridurre le abbuffate ed incentivare un’alimentazione equilibrata.

La Mindful Eating è un nuovo modo di relazionarsi con il cibo, che pone piena attenzione e consapevolezza alla propria esperienza nel momento in cui accade, senza giudizio. L’obiettivo è quello di eliminare le reazioni automatiche, le compulsioni, le paure e gli attaccamenti permettendo ad ognuno di operare scelte ed esperienze alimentari consapevoli e salutari.

Nello specifico, la Mindful Eating può essere concettualizzata come la consapevolezza dell’individuo, di cosa sta mangiando, dell’aspetto, dell’odore, del colore e del sapore del cibo, ponendo attenzione non solo alle sensazioni fisiche ma anche a quelle emotive provenienti dal corpo, aumentando la propria capacità di percezione della sazietà (Albers, 2008).

Questi accorgimenti hanno lo scopo di sviluppare la fiducia dell’individuo nell’abilità del corpo di segnalare quando e quanto mangiare, minimizzando le reazioni impulsive di fronte al cibo (Hendrickson & Rasmussnen, 2013).

Esistono diversi atteggiamenti/comportamenti che rientrano della definizione di Mindful Eating. Tra questi sicuramente il permettere a se stessi di diventare consapevoli delle diverse e sane possibilità di nutrirsi, attraverso una selezione ed una preparazione consapevole dei cibi e lo sviluppo della consapevolezza dei segnali di fame e sazietà, attraverso cui guidare la propria scelta di cominciare o smettere di mangiare.

Il Protocollo di Mindful Based Eating Awereness Training (MB-EAT) è stato messo a punto e validato a partire dal 1999 e si compone di tre macro aree:

  1. MINDFULNESS: Il protocollo MB-EAT è strutturato in modo da introdurre gradualmente (parallelamente agli esercizi di alimentazione consapevole), elementi della pratica meditativa, con particolare attenzione ai temi della consapevolezza di sé, dell’auto-accettazione, della compassione non giudicante e della disattivazione del “pilota automatico”. L’obiettivo è quello di imparare a porsi nel giusto mindset nei diversi momenti di vita quotidiana.
  2. ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE: attraverso la metodologia della psicoeducazione prevede l’informazione e l’insegnamento di vari esercizi di alimentazione consapevole con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle sensazioni fisiche ed emotive associate al cibo; di scongiurare la paura di alcuni cibi e delle quantità. Gli esercizi di alimentazione consapevole insegnano inoltre a trarre piacere da piccole quantità di cibo e a riconoscere le qualità non nutritive di alcuni alimenti.
  3. HOMEWORKS: esercizi di base cognitivo-comportamentale hanno lo scopo di rinforzare i comportamenti positivi appresi al di fuori del contesto educativo con l’obiettivo di consolidarli e automatizzarli. Di complessità crescente, gli esercizi mettono alla prova l’individuo partendo da singole esperienze alimentari fino ad integrarne di diverse e più complesse (per esempio: scelta dei cibi, sapore, consistenza, pensieri, emozioni che precedono e che accompagnano l’atto del mangiare, ecc...).

In conclusione, Il mindful eating è la pratica di consapevolezza applicata alla cultura alimentare. Scegliere di passare dal “cosa” mangiare al “come” mangiare, imparando ad ascoltare il proprio corpo, a riconoscere i propri pensieri e le proprie emozioni senza identificarsi con esse. E’ un percorso di osservazione, di padronanza e di scorrimento non giudicante.

Imparando a non giudicare se stessi e al restare sul momento presente si apprende a relazionarsi con il cibo in modo sano in modo duraturo.